ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA
Interrogazione a risposta orale
MARINELLO- -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università
e della ricerca - per sapere - premesso che:
§
l'università di Rjjeka (Fiume) in Croazia ha
rilasciato ad alcuni cittadini italiani il diploma di laurea in Stomatogia in seguito ai
corsi svoltisi negli anni 1988/1989-199411995;
§
tali diplomi non sono riconosciuti in Italia perché non
conformi alle direttive comunitarie (78/686 CEE) dettate specificamente in
materia di formazione odontoiatrica;
§
per la durata, le modalità e i contenuti dei corsi
svoltisi presso l'università di Rijeka i diplomi non possono neppure
essere ritenuti equipollenti a quelli che si conseguono in Italia, poiché
l'ordinamento italiano (regio decreto 31 agosto 1933. n- 1592. legge n. 409 del 1985 e decreto legislativo n 386 del 1998)
impone, per l'esercizio della professione di dentista, la frequenza
obbligatoria per cinque anni di un corso di laurea, il cui accesso è a
numero chiuso, prevedendo un programma di studi che non è equivalente a quello
dell'università di Fiume;
§
con circolare del 16 giugno 1993 n. 115
il Ministero per l'università e della ricerca scientifica e tecnologica ha espressamente
raccomandato di evitare rapporti con le università dell'ex Jugoslavia, poiché
in questi paesi operano, tra le altre, alcune istituzioni private non abilitate
al riconoscimento dì validi titoli accademici, tra cui l'università di Rijeka;
§
con sentenza n. 1622 del 1994 il Tar
del Lazio ha respinto il ricorso dei predetti cittadini italiani che chiedevano
l'annullamento del provvedimento di rigetto delle domande di ammissione all'esame di
ammissione in Italia, motivando il rigetto del ricorso sulla considerazione
che l'accordo italo-jugoslavo del 18 Febbraio 1983, concernente il reciproco
riconoscimento tra l'Italia e la Jugoslavia delle lauree in medicina, non si estende
alle lauree in odontoiatria e che lo Stato italiano non può riconoscere i
diplomi di odontoiatria conseguiti in stati non membri CEE;
§
con la deliberazione del 24 gennaio
1996 il senato accademico dell'università degli studi di Trieste -
uniformandosi al parere espresso dal consiglio della facoltà di
Medicina e Chirurgia all'adunanza del 27 febbraio 1996 - ha rigettato le domande
presentate per ottenere il riconoscimento dei titoli accademici in stomatologia
conseguiti presso l'università di Rijeka negli anni 1988/1989 e 1994/1995,
accertando, appunto, come il percorso formativo dei richiedenti fosse del
tutto diverso da quello previsto dalle direttive comunitarie 78/686/CEE e
78/687/CEE e dalla normativa italiana;
§
la Federazione nazionale degli
ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri con comunicazione n. 55 del 1997 inoltre a tutti gli ordini provinciali ha
segnalato come, per la vigenza dell'articolo 170 del regio decreto 31 agosto
1933. n. 1592, 1 titoli accademici conseguiti la paesi
extraeuropei non abbiano valore in Italia, salvo il caso di legge speciale;
§
in data 7 febbraio 2002 il consiglio
del corso di laurea in odontoiatria e protesi dentarie dell'università degli studi
di Trieste ha informato il preside del consiglio di facoltà di essere
disponibile ad accettare l'iscrizione dei cittadini italiani che si sono
diplomati a Rijeka negli anni 1988/1989 e 1994/1995 al primo anno fuori corso
di laurea in odontoiatria subordinatamente ad un “previo. congruo, consolidato e vincolato
contributo da parte del Ministero per l'istruzione, l'università e la ricerca
al corso di laurea in odontoiatria e protesi dentaria di Trieste”;
§
tali atti costituiscono un precedente
insidioso essendo numerosi i laureati presso università che rilasciano diplomi
di laurea non riconosciuti;
§
per tale operazione dovrebbero essere
stanziate risorse di denaro pubblico, che sarebbero perciò destinate ad un fine
illegittimo;-
se sia a conoscenza
della delibera del consiglio di facoltà del corso di laurea in odontoiatria di
Trieste del 7 febbraio 2002 e dei successivi atti del consiglio di facoltà di Trieste, e in
tale caso, quali provvedimenti intenda assumere per rigettare la richiesta dei
cittadini italiani che non siano in regola con le norme degli ordinamenti italiano e comunitario
circa il percorso formativo per l'esercizio della professione di dentista.