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 | Anche dalla Camera sì alla
sanatoria nelle università. |
"Alla prova di
appello del provvedimento, anche l'aula della Camera, dopo quella
del Senato, ha detto di sì alla sanatoria per gli studenti
universitari che nell'anno accademico 1999-2001 non hanno superato i
test di ammissione ai corsi universitari a numero programmato in
base alla legge 264/99. Per questi
studenti, immatricolati con riserva grazie ai giudici amministrativi
e poi destinatari di un provvedimento di diniego da parte del
Consiglio di Stato, la Camera ha deciso di concedere l'iscrizione al
secondo anno dei corsi ad accesso programmato (Medicina e chirurgia,
Veterinaria, Odontoiatria e Architettura) se hanno sostenuto almeno
un esame entro il 28 febbraio 2001. Montecitorio ha, su questo
punto, modificato il testo uscito dal Senato, che non aveva fissato
un termine e, per questo, il disegno di legge dovrà tornare a
Palazzo Madama.
Contro la sanatoria si è pronunciato il
Governo, attraverso il sottosegretario all'Università, Luciano
Guerzoni, per il quale la sanatoria è un segnale sconcertante
verso i 14mila giovani che, nell'anno accademico 1999-2000, hanno
accettato l'esito delle prove di accesso ai corsi di studio a numero
programmato in base alle direttive europee. Ancora una volta - ha
concluso Guerzoni - abbiamo fatto un passo indietro rispetto agli
obiettivi di qualità dell'istruzione superiore.
Per il Governo la soluzione del pasticcio
creatasi dopo i ricorsi e le sospensioni concesse dai Tar nonostante
la legge 264/99 è quella votata in prima lettura alla Camera:
iscrizione al secondo anno di un corso non a numero programmato per
gli studenti la cui immatricolazione è stata rimessa in discussione
dal Consiglio di Stato e iscrizione al secondo anno di Medicina,
Veterinaria, Odontoiatria e Architettura solo per gli universitari
che quest'anno hanno affrontato di nuovo il test, superando questa
volta la prova." (Il Sole 24 Ore 28/02/2001).
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L'infinita
saga di ANDI Roma. |
Il 17/2 us. si è
svolta l'assemblea elettorale di ANDI Roma che doveva concludere il
lungo periodo del commissariamento. A parte alcune non piccole
irregolarità nella gestione dell'assemblea che già da sole
sarebbero state sufficienti ad invalidare l'assemblea stessa, tutto
si è svolto in un clima umano di generale compostezza. Alla
tornata elettorale hanno partecipato oltre 240 soci effettivi che
hanno scelto tra due diverse liste. I risultati
sono però fonte di ulteriore confusione.
Infatti la differenza dei voti tra i due candidati alla Presidenza
(Scotti di Uccio e Aguiari) è di soli due voti ma nelle urne sono
state rinvenute 5 schede in più del numero dei votanti.
Il risultato delle votazioni per il
Consiglio è analogo nel senso che la maggior parte dei candidati ha
riportato un numero quasi identico di voti (ben 7 hanno riportato
118 voti) con il risultato che non si capisce chi sia stato eletto
effettivamente; anche in questo caso sono state rinvenute 5
schede di troppo nelle urne.
Il Commissario, che
ha presieduto l'assemblea, non ha proclamato l'elezione del
Consiglio, perché nelle norme statutarie non sono contemplati i
casi di ex-aequo e quindi non aveva strumenti, né precedenti noti,
per poter decidere chi fosse stato eletto. Ha pertanto demandato al
Collegio dei Probiviri la definizione delle nomine del Consiglio
sulla base dei risultati elettorali. Pertanto allo stato delle cose
risultano, anche se sub judice, le nomine dei soli Revisori dei
Conti e del Presidente.
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Respinto anche
il secondo ricorso. |
Il
Tribunale di Roma ha respinto anche il secondo ricorso presentato
dai colleghi Del Monaco e Cortesini contro il provvedimento
disciplinare di espulsione comminato nei loro confronti dal Consiglio di
Presidenza ANDI. Resta pendente il giudizio di appello presso il Collegio
dei Probiviri nonché l'inchiesta penale condotta dal GIP di Viterbo
relativa a presunte manipolazioni dei risultati degli esami per la
qualificazione delle assistenti che frequentavano la scuola
regionale ANDI.
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Sconvolgente
sentenza in campo fiscale della Cassazione. |
L'adozione
di scelte antieconomiche nella gestione dei propri affari legittima
gli accertamenti induttivi del Fisco, e se le Commissioni tributarie
vogliono giudicare infondati gli accertamenti sorretti da questa
motivazione hanno l'onere di dimostrare che le scelte antieconomiche
del contribuente non hanno prodotto danni per l'Erario. Questa è la
posizione espressa dalla sezione Tributaria della Corte di
Cassazione che, dovendo giudicare un ricorso degli uffici tributari
contro l'annullamento da parte della Commissione tributaria di un
accertamento precedentemente disposto, ha ritenuto che le scelte
antieconomiche di un imprenditore devono trovare una razionale
giustificazione. In caso contrario, se collegate a indizi di una
condotta fiscalmente evasiva, consentono di presumere l'esistenza di
un illecito.
È questo, in estrema sintesi,
quanto si evince dalle motivazioni della sentenza
1821 del 2001. È la prima
volta che viene stabilito il principio della sindacabilità delle
scelte dell'imprenditore da parte dell'amministrazione tributaria.
viene posto in modo così violento. Sarà comunque necessario
attendere ulteriori pronunciamenti della Suprema Corte per capire se
tale sentenza costituisce effettivamente una svolta o solo un
incidente di percorso; se tale tendenza dovesse comunque svilupparsi
è evidente che sarebbe applicabile anche ai professionisti con
ovvie conseguenze.
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Regole certe
per il danno biologico. |
I primi 6 articoli della legge sull'apertura e regolamentazione dei
mercati contengono importanti novità sul risarcimento del danno
biologico, sulla procedura rapida di liquidazione dei danni a cose e
alla persona e sul diritto di accesso da parte dei danneggiati alla
documentazione delle imprese assicurative relative alla valutazione
e liquidazione dei danni. La novità più importante riguarda la
disciplina del risarcimento delle lesioni micropermanenti ( sino al
9% di invalidità); sino ad oggi ogni Tribunale aveva elaborato una
propria valutazione dei punti di invalidità con principi difformi
da Tribunale a Tribunale.
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La Corte di
giustizia europea condanna l’Italia. I dentisti possono lavorare
nell’Ue dove vogliono (18.1.2001) |
La IV Sezione della Corte di Giustizia delle Comunità europee ha
condannato l'Italia a causa dell'applicazione di norme che restringono
la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei lavoratori,
in violazione degli articoli 48 e 52 del Trattato CE (ora 39 CE e 43
CE).
Due diverse censure sono state mosse
dalla Commissione: la prima è relativa all'obbligo, imposto dalle
autorità italiane, per i dentisti di avere la residenza, cui è
subordinata l'iscrizione all'albo professionale, nella circoscrizione
dove si esercita la propria attività e tale vincolo impedisce a
dentisti non residenti o stabiliti in un altro Stato membro di aprire
un secondo studio nel primo Stato o di esercitare la professione come
lavoratore dipendente senza dovervi trasferire la residenza.
La seconda censura riguarda,
invece, una legge del 1985 che risulta discriminatoria sulla base
della cittadinanza in quanto riserva ai soli dentisti di cittadinanza
italiana la possibilità di restare iscritti all'albo professionale in
caso di trasferimento della residenza in un altro Stato membro.
Vai alla Sentenza.
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Non è stato
riconosciuto il potere di autorizzare una scelta sanitaria su una
persona incapace. |
Il tutore non può
decidere su un’operazione (Decreto
Tribunale di Palermo 19.12.2000).
I parenti di un malato incapace
di intendere e volere non possono, secondo il Tribunale di Palermo,
prestare il consenso al posto del paziente per sottoporlo ad una
operazione chirurgica. Il medico curante sarebbe l’unico soggetto a
dover valutare l’opportunità di eseguire l’intervento in
relazione alle condizioni del paziente, conscio delle responsabilità
deontologiche e professionali di tale decisione. Il Giudice Tutelare
di Palermo ha, infatti, deciso che il medico non può superare tale
delicata valutazione richiedendo ai parenti, al tutore o curatore del
malato l’autorizzazione all’intervento.
La decisione per un’operazione
chirurgica, qualificandosi come un atto di natura personale, non può
essere effettuata dal tutore dell’interdetto o dal curatore
dell’inabilitato. Se il paziente non è in grado di prestare un
consenso informato per autorizzare l’intervento, sarà il medico ad
assumersi la responsabilità circa la scelta della tipologia di cura
più adeguata.
Nel caso esaminato, si chiedeva al
Giudice la possibilità di far rilasciare ai parenti di un paziente
affetto da Demenza Senile l’autorizzazione a procedere ad un
delicato intervento chirurgico ortopedico. Il Giudice ha rigettato
tale richiesta prospettando, quindi, il principio secondo cui non
sussiste la possibilità di delegare il consenso informato per
sottoporsi ad interventi medici.
La decisione del Giudice di Palermo
assume un valore notevole. Il decreto si fonda sulla considerazione
che nessun articolo del codice civile concede al tutore o al curatore,
anche in fase di decisione circa la dichiarazione di interdizione o
inabilitazione, il potere di prestare il consenso informato per
interventi chirurgici in luogo del paziente incapace di intendere e
volere. Si pone ora il problema di quali siano i limiti e le
responsabilità del medico in questo genere di casi a maggior ragione
in un settore come quello odontoiatrico.
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Internet e parabole. In arrivo i
contributi. L'ennesima bufala?
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Nel collegato alla Finanziaria
per il 2000 sono previste norme per l'erogazione di 206 miliardi di
contributi da erogare entro il 2003. Tali contributi consistono in
150.000 lire per ogni persona fisica o giuridica che acquisti un
decoder per programmi satellitari e/o apparecchi per la ricezione a
banda larga di trasmissioni Internet via satellite.
I collegamenti via
satellite in banda larga consentiranno il decollo della così detta
Web TV, ossia la possibilità di vedere veri e propri filmati in Real
Play via Internet. Ciò consentirà un enorme sviluppo della
formazione a distanza oggi attuata essenzialmente in modo
unidirezionale tramite il progetto Nettuno ossia tramite la normale
televisione.
Con la Web TV i costi di realizzazione di servizi di
aggiornamento via Internet saranno molto più contenuti che tramite la
Televisione, con maggiore interattività e quindi accessibili a
segmenti di utenza più contenuti. Sarà quindi realistico pensare a
corsi di aggiornamento via Internet su ampia scala a costi molto
contenuti.
C'è comunque da augurarsi che questi contributi, pur
modesti, non siano un'altra bufala come quelli promessi per l'acquisto
di PC per gli studenti della prima media promessi lo scorso anno.
Per inciso, gli enormi vantaggi della
connessione satellitare, di cui la pubblicità ci fornisce i dati,
sono fortemente ridimensionati dalla realtà, sia perché il
tradizionale modem deve rimanere collegato al telefono in ogni caso
per inviare i dati (la connessione satellite -> parabola è
unidirezionale, almeno per ora), sia perché le alte velocità di cui
si favoleggia si hanno solo su prenotazione, dichiarando prima quali
sono i file che si vuole vengano scaricati sul PC e poi attendendo
l'ora prestabilita
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Internet, non solo virus/3
Una strana
epidemia di virus informatici.
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Da un po' di
tempo alcuni servizi informatici odontoiatrici sono bersagliati da
curiose e-mail. Si tratta di messaggi privi di mittente e senza oggetto
né contenuto, ma con un allegato. L'allegato è un file in formato
eseguibile (.EXE) o script (.TXT) dal nome casuale, normalmente una
sequenza di lettere maiuscole, dietro a cui spesso si cela un worm
(specie di virus, non eccessivamente pericolosi, in genere si
autospediscono e basta) di nome
Hybris. Per informazioni su Hybris vi forniamo una scheda.
Evitare Hybris è semplice, basta
distruggere immediatamente la e-mail sospetta.
Il problema è capire
da dove vengano queste e-mail , perché anche i providers non riescono
a rintracciarne la provenienza; su iniziativa
degli interessati è comunque iniziata un'indagine da parte di
specialisti per capire se si tratti di un fatto banale o vi sia invece
un preciso intento di sabotaggio nei confronti di alcuni media
(incluso Odontonewsletter, il bollettino mensile collegato a
Odontopage).
Nota del Webmaster.
Un breve cenno sugli antivirus a questo punto è d'obbligo: sono
completamente inutili se non sono aggiornati settimanalmente.
Ogni programma ha le sue modalità: il Norton ha il Live Update,
PcCillin il tasto UpdateNow (quest'ultimo, oltre ad aggiungere ogni 7
giorni nuovi modelli di virus, fornisce anche un nuovo motore di
ricerca dei virus ogni 6 mesi circa) e così via.
Ribadiamo, quindi, che non tenere aggiornato il programma oltre che un
rischio per il proprio PC rappresenta un 'focolaio d'infezione' per
tutti gli altri navigatori della Rete. Mantenete attivo l'antivirus
sempre durante la navigazione e controllate tutti i programmi su
floppy e CD con cui venite a contatto (tempo fa la Jackson mise in
edicola un CD con un virus per fortuna 'benevolo'...)
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Inaugurata a Madrid una clinica
odontoiatrica con riuniti italiani. |
La produzione
industriale italiana si afferma sempre di più all'estero. Una ditta
italiana ha concluso la fornitura di 30 riuniti ad una clinica
odontoiatrica a Madrid; la clinica è di proprietà di una compagnia
di assicurazioni che, a fronte del pagamento di una polizza
assicurativa di £. 8000 al mese per ogni membro del nucleo familiare,
garantisce le prestazioni odontoiatriche attraverso proprie strutture.
La stessa compagnia di assicurazione sta per
aprire un altro centro nella città di Siviglia.
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